Alla base dell'attività di am si trova l'attività di design+build, ovvero un flusso analitico e creativo che dalla discussione di idee porta alla realizzazione dell'opera e al suo uso da parte della comunità di riferimento.
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Il progetto di am si è costruito attorno ai concetti di partecipazione, con l'obiettivo di combinare l'aspetto educativo con la valorizzazione degli spazi pubblici attraverso piccoli interventi concepiti e realizzati congiuntamente da giovani designer in dialogo con gruppi di cittadini e artigiani. Progettisti, clienti e costruttori, le tre componenti essenziali nello sviluppo del processo che porta alla realizzazione dell'architettura, confrontano le loro idee e competenze in spazi e tempi molto brevi per arrivare a una piccola realizzazione permanente. I workshop di design+build sono pensati per favorire il lavoro collettivo, il confronto e la sintesi delle proposte: il gruppo si sviluppa intorno al progetto e alla sua realizzazione, che diventa il prodotto di tutti i partecipanti fondendo scelte teoriche e adattamenti pratici.
La principale limitazione di queste sperimentazioni design+build, il tempo limitato, diventa la loro forza rendendo necessaria la collaborazione attraverso il confronto e la sintesi dei pensieri individuali, e sottolineando la possibilità di apprendimento reciproco.
La collaborazione come veicolo di sviluppo delle idee pone che le relazioni insegnante-discussione si evolvano verso modalità di lavoro che enfatizzino il contributo di ogni individuo al lavoro sviluppato nel gruppo. La collaborazione, anche se spesso omessa e nascosta, è infatti alla base di tutte le creazioni complesse, anche se si tende a privilegiare il ruolo di un solo autore mettendo da parte i molti altri contributi, spesso decisivi per un risultato finale positivo.